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Inizia a vivere, zona di confort

  • savinosarcina
  • 7 apr 2016
  • Tempo di lettura: 7 min

Pensi veramente di essere libero? magari ti senti a tuo agio seguendo la solita routine quotidiana, nonostante questo un senso di malinconia ti perseguita, all'ora decidi chè è il momento di darci un taglio e fare qualcosa di diverso, alcune cose ti vengono facili, vai in discoteca, fai un viaggio, altre cose ti creano disagio come parlare in pubblico, magari iniziano a sudarti le mani, ti tremano le ginocchia il fiato si fa corto inizi a sentire il cuore in gola e il tuo discorso va a farsi benedire, o pure vuoi conoscere persone nuove ma "hai me" non riesci a ricordare cosa dire o peggio ti senti a disagio o inferiore.

Ho una buona notizia a tuto c'è una soluzione, quello che devi fare è uscire dalla tua zona di confort.

ma che cosè?

che vuol dire?

Ora ti racconto la storia della mucca e del vecchio saggio, per semplificare il tutto. Un giorno il vecchio saggio decise di insegnare una lezione importante al suo discepolo, per farlo andarono in una vecchia casa in campagnia dove viveva una famiglia allo stremo del'indigenza, erano in 8, la casa era fatiscente, crepe sui muri, muffa, non avvevano nemeno l'acqua corrente, per procurarsela dovevano andare al ruscello più vicino, erano tristi e apatiche, avevano solo un bene materiale, una mucca che gli forniva il latte appena necessario al loro sostentamento.

Si accamparono fuori, la sera il vechio saggio svegliò il suo allievo, che succede? perchè mi svegli maestro? chiese lui,

Perchè è il momento che tu apprenda una lezione, detto questo sciolse la mucca da dove era legata e la lasciò libera, il ragazzo era incredulo, l'unico mezzo di sostentamento della famiglia è il maestro glielo ha tolto.

Pasò molto tempo prima che il rancore verso il maestro si attenuasse, un giorno il vecchio saggio disse "è il momento di finire la lezione che avevamo incominciato tempo fa", l'allievo con la faccia ingrugnita dicendo "si maestro" si aprestò a seguirlo.

Tornarono alla vecchia casa di campagna, chissà cosa ne sarà stato di quelle povere persone pensava l'allievo tra sè. Arrivati c'era qualcosa di diverso, la casa sembrava nuova, le pareti erano state dipinte, c'èra un pezzo di terra coltivata, si apri la porta. Era l'uomo del'ultima volta! erano sempre in 8 in casa! ma ora c'era l'acqua corrente, i muri erano senza crepe, niente muffa, l'arredamento era nuovo e un profumo gradevole permeava l'aria, c'era anche una stalla con 3 mucche, e queste stesse persone che prima erano tristi apatiche ora brillavano di luce propria erano ragianti di gioria.

Il giovane chiese cosa mai fosse suceso, il padrone di casa disse che la stessa sera dela loro visita qualcuno gli rubò la mucca, e non avevano più nulla, al chè le cose iniziarono a peggiorare in casa ma subito tutti iniziarono a colaborare per trovare una soluzione, c'era un terreno poteva essere arato per produrre cibo e rivenderlo, coi i primi soldi comprano una nuova muca, nel frattempo questo aveva alzato l'umore nella casa e iniziarono a risolvere i piccolli problemini con l'umidità, l'acqua e via dicendo. L'allievo aveva capito la lezione più grande della sua vita!

Qualè la morale?

Esistono solo due leve che ci permettono di raggiungere gli obiettivi che ci poniamo in modo specifico, misurabile, positovi, chiari.

  • Leva del dolore

  • Leva del piacere

Mentre quella del piacere ci porta a persistere per un tempo più lungo nel perseguire i nostri obbiettivi in quanto ci appaga in modo gradevole, quella del dolore ha un tempo limitato in quanto ci crea disagio e dal dolore tutti tendono ad allontanarsi.

La famigliai in questione viveva serena e tranquilla pensando che non gli mancasse nulla, anche se tristi, poveri e in pessime condizioni igeniche, avevano uno scoglio a cui agrapparsi o vero che la mucca gli avrebbe assicurato un'altro giorno di SOPRAVVIVENZA, nel momento in cui la mucca è sparita, la situazione ha generato un leva del dolore e quindi la scelta era ho peggiorare la propria situazione o lavorare per migliorarla, la famiglia si è unita diventando proativa, hanno agito per migliorare la loro situazione imparando a coltivare, a fare lavori in casa, hanno espanso la loro zona di confort e questo ha generato anche un cambio di umore, sono più felici.

Puoi verificare con l'aiuto di un semplice grafico in quale posizione ti trovi, verso il dolore o il piacere? cosa ti spinge a perseguire i tuoi obbiettivi?

la maggior parte si posiziona nel mezzo, pensando di vivere, invece sta solo sopravvivendo, magari anche tu ti racconti scuse limitanti, alcune delle quali iniziano con se..., ma..., però..., tu dove ti posizioni?

Alcune domande posso aiutarti ad avere una consapevolezza sulla tua posizione, se avessi solo 3 mesi di vita, saresti felice di come stai vivendo? del lavoro che fai? sentiresti di essere realizzato e di aver contribuito con la tua presenza al benesere di una o più persone?

Ora posizionati sul grafico, se non sei a destra ma sei in in mezzo o spostato sulla sinistra è il momento di muovere il sedere ;-)

Continuando la lettura scoprirai:

  • Stabilire cosa ti tiene rinchiuso nela tua zona di confort

  • Passare all'azione per ottenere ciò che desideri

  • sentirti più libero e coraggioso

Che cosè la zona di confort?

La zona di comfort rappresenta i confini entro cui ci troviamo sufficientemente bene in particolari contesti della vita come: famiglia, salute, relazioni o lavoro. In poche parole è quel luogo comodissimo e sicuro che ci siamo creati basandoci sulle nostre esperienze e convinzioni ed in cui abbiamo raccolto tutte le nostre sicurezze ed abitudini. In questa zona non siamo esposti a rischi, siamo protetti da situazioni che possono causarci dolore o disagio ma soprattutto siamo sicuri di avere il pieno controllo di tutto, perché in questo spazio accade esattamente solo ciò che ci aspettiamo.

Una zona di comfort, ad esempio, potrebbe riguardare il campo delle relazioni sociali: alcune persone hanno paura della solitudine o di fare nuove conoscenze, quindi, preferiscono non oltrepassare il confine ed accontentarsi di amicizie superficiali e poco stimolanti, che però gli danno la sicurezza di non restare sole.

Per altri, invece, la zona di comfort potrebbe riguardare il lavoro; molta gente, per paura di fallire, preferisce fare un lavoro che non gli dà soddisfazioni piuttosto che rischiare di cambiarlo nascondendosi dietro al fatto che comunque hanno la sicurezza di avere un reddito per vivere. In tutti questi casi, si cerca di restare nella propria zona di comfort, perché in questo modo ci si tiene lontani dalle situazioni che provocano ansia e paura.

Cosa ti tiene Rinchiuso nella tua zona?

Ma se una persona si trova così bene perché dovrebbe uscire dalla sua zona di comfort?

La risposta è semplice: anche se è molto comoda, la zona di comfort è pur sempre una gabbia ! E nessun uomo può mai essere veramente felice quando è costretto a vivere in condizioni di “cattività”.

Ma ci sono anche altri diversi motivi per cui è necessario uscire dalla zona di comfort:

  • La zona di comfort rappresenta un limite alla felicità. Anche se nel nostro piccolo ed accogliente mondo di sicurezze ci troviamo bene e siamo apparentemente sereni, la sensazione è pur sempre limitata dalle barriere che abbiamo eretto. Fuori dai confini c’è una felicità ancora più grande che vale la pena scoprire.

  • Nella zona di comfort non c’è spazio per l’avventura e per le emozioni forti, tutto si riduce alla semplice sopravvivenza nel vivere o sopravvivere c’è una bella differenza fra le due scelte in termini di felicità e di realizzazione personale.

  • La zona di comfort limita il nostro potenziale e non ci permette di crescere. Se vogliamo migliorarci a livello fisico, emotivo, spirituale e mentale dobbiamo per forza uscire dal recinto in cui siamo entrati perché questo ostacola la nostra evoluzione ed in natura ogni cosa che smette di crescere, prima o poi ristagna e con il tempo muore.

  • Perché, chi non rischia non otterrà mai nulla. Uscire dalla zona di comfort significa anche rischiare e mettersi in gioco, ma nel bene o nel male è necessario fare questo passo se vogliamo ottenere dei cambiamenti positivi nella nostra vita.

  • La vita è imprevedibile e piena di sorprese, se non ci concediamo la possibilità di provare cose nuove, rimarremo per sempre ignari di tutte le meraviglie che ci aspettano fuori.

Insomma, uscire dalla zona di comfort, o almeno espanderne i confini, ha tutti i suoi vantaggi e ad un certo punto del cammino diventa assolutamente necessario. Se hai deciso di liberarti dei tuoi limiti, devi innanzitutto identificare le tue zone di comfort ovvero individuare quali sono i confini in cui sei prigioniero ed oltre i quali non riesci a spingerti. Qui trovi un semplice esercizio da fare per riconoscere facilmente queste aree. Procurati un foglio di carta una penna il file e metiti al lavoro! scarica zona confort

L'autostima non te la da nessuno, te la devi guadagnare!

Stabilisci i limiti e passa all'azione

Devi fare le cose che ti spaventano a morte e solo dopo trovi il coraggio, non prima!

Fai questo esercizio è molto semplice e consiste nel prendersi ogni giorno un rischio su qualcosa che ti spaventa, allargando così la tua zona di comfort.

Ogni rischio che ti prenderai, ogni volta che ti sposterai dalla zona in cui ti senti in salvo e al sicuro diventerai più forte e più potente.

Per esempio, se sei timido e non sai come approcciare le ragazze, il rischio di primo livello potrebbe essere quello di guardare le ragazze negli occhi quando cammini, il secondo quello di sorridere e salutarle, il terzo di quelle di invitarle a prendere un caffè.

Oppure prendiamo il caso che tu voglia imparare una nuova lingua ma abbia paura di non farcela, la tua zona di comfort è quella in cui probabilmente ti trovi e in cui te ne stai bellamente senza far niente, il rischio di primo livello è rappresentato dal cominciare a cercare in giro degli annunci o dei corsi per imparare la lingua, il rischio di secondo livello potrebbe consistere nel fare una telefonata per ottenere più informazioni sul corso, il rischio di terzo livello dal presentarsi alla prova gratuita o dall’acquistare un libro sull’argomento.

Uno sbaglio potrebe esse lavorare sulla desensibilizzazione più estrema, cioè quella di esporti a rischi che per te sono estremi. ricordi la leva del dolore e del piacere? bene individua il rischio su cui vuoi lavorare e poniti 3 obbiettivi (livelli di rischio ) crescenti il superamento di questi sarà più facile e grativicante (leva positiva), creando uno stato di flooding (desensibilizzazione sistematica) del rischio, in caso contrario andrai a rafforzare la paura. quindi prediligi un aproccio graduale.

Conclusione

Provate questo semplice esercizio ed allenatevi ogni giorno, pian piano, ad uscire dalla vostra zona di comfort. Potreste ottenere grandi cose, in ambito personale e professionale. Anche tu hai il diritto e dovere di essere felice ma come dicevo, devi conquistartelo, scarica anche la guida omaggio su come uscire dalla zona di confort, fatti un piano di azione e agisci.Ti è piaciuta la pagina, lascia un mi piace sui nostri socia.

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